Come esperienza la vedevo lontana da noi, perchè questi raduni richiedono una impegnativa preparazione e non essendo equipaggiati, mi sembrava esagerato acquistare l’attrezzatura adeguata per poi non sfruttarla perché lontana dalle nostre idee di viaggio.

L’occasione l’abbiamo avuta quando, come prima esperienza abbiamo partecipato alla festa del gruppo 6% ad ACCUMOLI, decidendo così di partecipare al raduno del SILANTREFFEN.

Parenti e amici ci dicevano continuamente che era pericoloso, soprattutto perché in moto, che avremmo avuto freddo a dormire in tenda, e che la sfacchinata non valeva il viaggio! E soprattutto, visto che lo stavamo facendo per la seconda volta, eravamo dei pazzi!

Perché farlo?
Perchè credo sia come voler conquistare una meta, vedere nuovi posti, provare nuove emozioni e fare nuove esperienze, piantando la nostra “bandierina” e dire un giorno:
“ NOI CI SIAMO STATI !! ”, oppure voler partecipare ad un evento che “ci potesse mettere in discussione”, e così è stato!

Siamo bikers, che amano la strada, che amano guardare quello che li circonda durante il viaggio e assaporare quello che i luoghi offrono, la nostra missione è il viaggio, la meta è solo un punto di arrivo o di partenza.

Essere versatili, sempre, AVVENTURA e RELAX che viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda, assaporando la strada ma nello stesso tempo ammirare ciò che ci circonda durante il viaggio.

VERSO IL SILANTREFFEN

Partire alle 11.00 del Sabato mattina e rientrare alle 18.00 di Domenica pomeriggio è stata la parte più estrema di questa esperienza!

850 km in circa 24 ore, montaggio e smontaggio tenda, ci han fatto pensare che siamo davvero folli.

Siamo partiti con una meta, ma durante il percorso ci siamo persi nelle bellezze che ogni regione ha da offrire, la strada statale 106 Jonica, con la sua lunga strada dritta, una noia per i bikers, ma che se la osservi con gli occhi di una zavorrina, è una strada che parla da sé e che ha molto da dire. Infatti mi piace richiamare l’attenzione di Peppe e mostrargli dettagli che a lui sfuggono visto che deve prestare attenzione ad altro, questo è anche il bello di viaggiare in due su una moto.

Attraversiamo Roseto Capo Spulico, un Paese e un tratto di strada che amo sin dall'età di 7 anni quando venivamo qui per le vacanze estive o in viaggio verso la Sicilia, un dolce ricordo di quei tempi, che percorrendo in moto riesco a rivivere quei giorni a 360°.
Un tratto stradale, un pò meno frequentato dopo i lavori ultimati dell'autostrada, dove il mare predomina e la strada ti guida verso il cuore della regione, passando dall’antico Castello Federiciano, che risale al X secolo.

Durante il tragitto, i negozi di prodotti tipici, richiamano la nostra attenzione, e come non fermarsi per un saporito panino calabrese? Pare sia un punto di ritrovo, una tappa d’obbligo, infatti incrociamo altri bikers diretti al Silantreffen, ricordandoci qual’era la nostra meta. (ahahaha)

Ci svegliamo da questo breve sogno ad occhi aperti e riprendiamo il cammino verso la nostra meta.
Il raduno si svolge sui monti della Sila nell’ultima settimana di febbraio, nel comune di Cotronei, sulle rive del Lago Ampollino.
Arriviamo a Cosenza, e dopo esserci sentiti con alcuni ragazzi già arrivati sul posto, ci viene consigliato di prendere la strada per Camigliatello Silano, scendere verso San Giovanni in Fiore e proseguire verso il Lago Ampollino.

La strada è pulita, innevata ai bordi, percorrerla è bellissimo, i paesaggi innevati e il Lago, hanno reso il tutto ancora più magico ed io come una bambina che vede la neve per la prima volta nella sua vita, sulla sella non riuscivo a star ferma.
La stanchezza è stata ripagata in un attimo.

Ci è stata consigliata questa strada perchè nei giorni precedenti le forti nevicate avevano reso impraticabili gli altri tratti, il tempo, che fino a qualche giorno prima aveva regalato giorni di primavera, è cambiato poco prima dell’evento, forse per farci provare il vero spirito di questo raduno, nato dagli organizzatori proprio in virtù delle condizioni estreme che si possono creare cavalcando una moto.
La strada consigliata era quella in condizioni migliori e che aveva solo un piccolo tratto difficoltoso, poco prima dell’arrivo, e noi sfortunatamente ne abbiamo pagato le conseguenze, ma senza grossi danni alla moto ma soprattutto a noi!
Quindi prestare sempre attenzione alla strada, anche se il sale è sparso sulle strade, il pericolo ghiaccio è sempre in agguato pronto a sorprenderti!

Finalmente arriviamo al raduno e lo staff ci ha accolto come degli amici di sempre, l’aria familiare che abbiamo respirato ci ha messo a nostro agio, la prevalenza di uomini si nota fin da subito, questa era la mia paura, ma è stata superata in un attimo.
Quindi, donne che avete intenzione di partecipare, andateci, è un'esperienza che vi consiglio assolutamente! I cavalieri presenti non mi hanno fatto portare neanche un bagaglio e ci hanno accompagnato fino all’ accampamento!

L’impressione che ho avuto, appena arrivati, era quella di essere in un campo indiano sito in Irlanda, lo so che non ha molto senso, a qualcuno potrà far ridere, ma io questo luogo l’ho visto così e mi è piaciuto da matti!

Quando siamo arrivati la festa era già avviata, i barili quasi vuoti e il buio che iniziava a calare. Abbiamo cercato di accelerare i tempi montando la tenda in tempi record, per goderci quanto prima questa splendida serata!

Quanti più prodotti tipici avete da portare dalla vostra terra, portateli! Qui la particolarità sta proprio nell’ assaporare in un solo luogo cibi e bevande provenienti da tutta Italia, noi abbiamo portato vari prodotti ma quelli più apprezzati sono stati i taralli pugliesi e la crema di limoncello (home made by la mamma di un'amica).
Rispetto ad altri eravamo nettamente inferiori, qui addirittura si cucina in grossi pentoloni, una delle pietanze d’eccellenza è cotiche e salsiccia, il prodotto che non manca in nessuno degli accampamenti è il caciocavallo impiccato posto su un letto di brace, fuso e spalmato su una fetta di pane!

Vino a volontà e musiche folcloristiche hanno accompagnato questa splendida serata, dove la compagnia e le risate hanno concluso in grande questo breve, per noi, ma intenso raduno invernale!

La notte dormiamo bene, nei nostri sacchi a pelo della Coleman -18° (prodotto consigliatissimo per questo tipo di eventi) si sta caldissimi e la nostra bellissima tenda (anch’essa Coleman Alaska 3 posti) ci ripara dal freddo!

Ci svegliamo con i rumori dei nostri vicini di tenda, pronti a smontare per rientrare a casa.Noi decidiamo di fare con calma, facendo colazione e successivamente esplorando il luogo.
Passeggiamo sulle rive del Lago, un luogo meraviglioso che trasmette relax e tranquillità e che fa bene alla mente e all’anima.
Quindi non possiamo far altro che imprimere nella nostra mente questa immagine, sarà per noi quel luogo che mentalmente immagineremo quando avremo voglia di evadere dalla routine quotidiana.

Carichiamo la moto e concludiamo il tour visitando Camigliatello Silano, una piccola località montana ma molto turistica sia in inverno che in estate. Qui, vista l’ora, cogliamo l’occasione per mangiarci un panino con prodotti tipici locali e poi ripartire.

Consigliamo di arrivare almeno il sabato mattina presto o per chi potesse il venerdì, per godersi il più a lungo possibile questo fantastico evento!

Rientriamo a casa stanchi ma felici di aver partecipato, finalmente, a questa V edizione del SILANTREFFEN.

ALLA PROSSIMA AVVENTURA ! !